Recensioni
Il fumetto per adulteri fra graphic novel e strisce.
Il fumetto per adulteri che segnaliamo è costruito in una forma duplice: da una parte vi è l’ovvio riferimento alle strisce classiche americane di Herriman e Segar, dall’altra il riferimento è al genere graphic novel che a partire da Eisner, hanno cambiato la storia del fumetto e non solo. L’influsso di Herriman e del suo Krazy Kat è anche più profondo in quanto, come Krazy Kat, anche Ciuffobianco non ha un genere definito ed è innamorato non corrisposto del topo Ignatz che in realtà lo odia. Ciuffobianco è incapace di uscire dalla prigione dolorosa che si è costruito, una vera e propria visione paranoica delle cose. Le stesse esperienza tristi si ripeteranno e non lasceranno nessun insegnamento in Ciuffobianco, nello stesso modo in cui i mattoni di Ignatz vengono visti come gesti d’amore da Krazy Kat. L’incapacità di veder le cose in una maniera normale è ciò che caratterizza il personaggio che fino alla fine non vorrà riconoscere i propri errori e li ripeterà un’altra volta. Le varie attività che Ciuffobianco svolge, insegnare, fare teatro coi burattini, ecc., non riescono a riempire la sua vita: la solitudine risulta insopportabile e per evitarle ci si sottopone a masochistiche pratiche che, a mente fredda, nessuno accetterebbe. Il lettore può, dall’esterno, considerare sciocche le sue azioni, ma è dall’interno che si dovrebbe cercare di vedere: l’innamorato non può che essere tale. Come si dice per le esperienze che segnano profondamente, come ad esempio l’andare in guerra, queste non possono essere comunicate: chi c’è stato non può parlarne e chi non c’è stato non può capirle. Segnalo la finezza nella notazione del rapporto coi genitori (ma potrebbero essere conoscenti e amici): il fare divertire gli altri non implica che ci si diverta realmente, il far ridere può nascere dalla sofferenza. Si dice normalmente che la tragedia tocca una nota più profonda del mondo: si potrebbe controbattere che la commedia dopo la tragedia tocca una nota ancora più profonda. Dopo la lettura un interessante quesito potrebbe essere: ma quante volte mi sono comportato come Ciuffobianco? Se ci poniamo il quesito allora l’autrice ha colpito giusto.
9 Settembre 2016 Amazon